VISIONI #14 - Demonlover
Wow, che film sbagliato! Mai mi sarei aspettato un film del genere da Assayas, mai, eppure eccolo qua, un parto mentale stuzzicante (?) e mal riuscito, editato senza direzione, senza intenzione.
Interessante? La prima mezz'ora senza dubbio, un thriller, spionaggio, grosse aziende, il richiestissimo porno made in Japan, Connie Nielsen, inespressiva e inumana, così come l'atmosfera, l'avidità, la ricchezza, il desiderio di potere. Interessante, insomma, certo la mano di Olivier Assayas si vede in Demonlover, specialmente nella parte in Giappone, i colori, i movimenti, le sequenze lunghe e implacabili. E poi, non saprei nemmeno come definirlo, un ridicolo twist, si entra nel mondo degli snuff, nel mito del torture porn live, nel tentativo di emulare Videodrome di Cronenberg?, di arrivare a quella profondità, ma è tutto, come si diceva, montato e pensato incomprensibilmente; la leggibilità è prerogativa del regista e fanculo il pubblico, un pasticcio inguardabile e presuntuoso. Ecco, per dirlo semplice, sembra un De Palma ultima maniera, Passion e Femme Fatale su tutti, e non è certo un complimento (almeno da parte mia), insomma, enorme autoreferenzialità, grande pretestuosità. Le premesse, anche per la seconda parte, erano comunque buone, il mondo giapponese, gli anime (a proposito, a quanto ho capito girano due versioni: una con le inquadrature dell'apparato genitale anime-femminile, ?, pixelate, scandinava, di buona qualità, e una canadese, pessima qualità, niente effetto pixel), Lara Croft, Lara Croft!, i Sonic Youth, l'ambizione post moderna (aiuto!), l'estetica alla video di Oneohtrix Point Never (anche se non a fuoco, giustamente, ma siamo nel 2002, quindi pre-tutto, e sono solo tredici anni fa), Chloe Sevigny!, perché andare a chiudersi in un buco nero?
Quindi, qual era l'obiettivo? Credo, credo (?), rappresentare l'assenza di moralità di ogni persona, la depravazione, mostrare il potere e le possibili evoluzioni di internet, divertirsi semplicemente con il pubblico. Ed è una visione così necessaria, infine? In questa forma, sfocata, confusa, incoerente, assolutamente no, sommando una discreta prima parte a un disastroso seguito; non si ha voglia, purtroppo, di cercare tracce inesistenti, soluzioni, indizi che possano spiegare, non si è stimolati verso un secondo tentativo, alla sci-fi, alla Primer (che c'entra, poi?). È un film sbagliato, in definitiva. Capita.
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