mercoledì 22 giugno 2016

VISIONI - L'uomo che mente - L'homme qui ment



Un altro esperimento di Robbe-Grillet, cos'altro?, questo L'uomo che mente; datato 1968 e pienamente corrispondente al profilo '60 della filmografia dell'autore, che come tutti sappiamo inizia con Marienbad (capolavoro supremo che influenzerà tutto il Robbe-Grillet successivo, o almeno quello finora da me visto, chiaramente), e quindi non ancora dedito alla sperimentazione anche visiva (o Dei colori) dei '70 (Oltre l'Eden, ad esempio), L'uomo che mente è una pellicola affascinante e stimolante, anche se con i limiti congeniti degli esperimenti cinematografici.

venerdì 17 giugno 2016

VISIONI - Subete ga kurutteru - Everything goes wrong



Lo ammetto, di Seijun Suzuki ho visto solo Branded to Kill. Ecco, l'ho detto (e se devo dirla tutta, non sono ferrato nemmeno sull'omonimo Norifumi, che comunque qui non c'entra molto, e di cui spero di parlare). Quasi da neofita, quindi, mi sono apprestato alla visione, e con un ricordo lontano, di una trama assurda, di fantastiche inquadrature e grande visione d'insieme.

venerdì 10 giugno 2016

TELEVISIONE #9 - The girlfriend experience Season 01



Quando ho visto i nomi in ballo, e quindi Amy Seimetz, Lodge Kerrigan, da qualche parte Shane Carruth, e insomma Starz, e poi da qualche parte Sasha Grey e Soderbergh, ho subito pensato a quanto The Girlfriend Experience potesse essere una figata e allo stesso tempo un atto di sventramento del sistema dall'interno, qualcosa di rivoluzionario e postmoderno allo stesso tempo, e quindi grandi aspettative, enormi, malriposte, forse, ma enormi.

giovedì 2 giugno 2016

DAL BASSO#16 - La morte risale a ieri sera - Duccio Tessari - 1970



Considerando che, per me, Raf Vallone è tipo dio (Il cammino della speranza e Riso amaro, ma poi tutta la vita, il calciatore, la voce, mia nonna che diceva belli come Raf Vallone nessuno, lo sguardo, la voce, i partigiani, la fuga dalle SS, la voce, la voce), vederlo in un film catalogabile come Italian giallo mi ha stupito e incuriosito, vista la fama mediocre che il genere (con le dovute eccezioni, sia per le pellicole che per la critica, giustamente) si porta dietro; sì, proprio Raf Vallone, il paladino del cinema neorealista, di Germi, di De Santis, di Lattuada, di Malaparte!
Copyright © 2014 Direzione Cinema