TELEVISIONE #11 - This is England '90
Quello che, nelle previsioni di Meadows, dovrebbe essere il capitolo finale di This is England è, in realtà, una porzione di Storia tutt'altro che chiusa, anzi. A voler essere sinceri, e ce n'è bisogno (di sincerità, si intende), non ho mai sentito necessità di fine o di quadratura del cerchio per quanto riguarda il lavoro di Meadows e se da una parte è comprensibile la voglia di terminare un'opera così maestosa con un degno finalone, dall'altra il dispiacere vecchio e nostalgico e grand-hoteliano prende il sopravvento. Tutto questo per dire: vorrei moltissimo che continuasse, e questo desiderio spegne lo spirito critico che lotta dentro di me (si fa per dire).
Partendo dal fatto che il film per me è molto bello, la serie '86 è qualcosa di più, quasi capolavoro, mentre la successiva '88 risulta parecchio sotto i due predecessori, collocherei questo This is England '90 tra i due estremi, e non me l'aspettavo. Si divide in quattro episodi, uno per stagione, e quindi abbiamo Spring, Summer, Autumn e Winter; gli attori sono, ovviamente, sempre gli stessi (e come potrebbe essere diversamente?) e ci stacchiamo completamente dal dualismo Woody-Lol che aveva caratterizzato (secondo me, in peggio), anzi monopolizzato This is England '88 (che, nonostante tutto, ha l'inizio di stagione più figo di sempre, con Lol che cammina con il passeggino). Ci sono i La's, ci sono gli Stone cazzo Roses, arriva la scena jungle e tutto il mondo dei rave, le nuove droghe sintetiche e tutto il resto, tute colorate e spaziali comprese. Ritorna, finalmente, la complessità e la stratificazione delle dinamiche di gruppo messe da parte nel capitolo precedente, e quindi incroci, scontri, litigi e cazzate; ritorna la spensieratezza e il bisogno di fare qualcosa, senza riuscirvi e senza nessun insegnamento morale. Shaun è un po' dimagrito, per fortuna, Lol è ritornata con i capelli biondi e così anche Trev (che rimane, purtroppo, il personaggio più sottovalutato da Meadows, che non le dedica mai abbastanza spazio; Meadows che, ovviamente, è innamorato di Lol e Kel), Gadge ha il cappello da pescatore, Harv le droghe, Woody la barba e Milk è vecchissimo. Stephen Graham, come sempre, si mangia tutti gli altri, nel poco tempo concessogli, ma non si nota e non lo si deve notare, vista la sempre esaltante qualità della recitazione (Woody piange su comando in una maniera strepitosa).
E ora via con gli episodi. Spring è molto molto sopra la media, con un finalone in discoteca pazzesco, e sembra di tornare indietro nel tempo per davvero, e tutto è caratterizzato in modo puntuale e preciso. I volti dei ragazzi che ballano, ridono, bevono sono forse il regalo più grande per chi aspettava la serie da 3 anni e mezzo; c'è una certa grandezza nel descrivere i rapporti per quello che sono, superficialità e paure e impersonificazione, e non c'è mai nulla da nascondere, nulla da dichiarare oltre a quello che si vede e si sente. Niente sotterfugi, nessun tipo di imprevedibilità, abbiamo sempre la doppia, tripla, quadrupla faccia della medaglia del cazzo. E poi, Summer, molto Skins, molto poco This is England, ma va bene così, la qualità è costantemente notevole; il rave è piuttosto banale e così lo sviluppo del tema della droga, ma la banalità è centrale nella dimostrazione di vita che Meadows sta dando. Ecco Kel, l'irriconoscibile (e bellissima) Kel che inizia ad emergere e a mostrare i primi segni di rottura; è lei il personaggio scelto dal creatore di This is England come chiave di volta della stagione, è lei che nel successivo Autumn spacca tutto e si perde e dimostra tutta la sua fragilità. Molto bene Chanel Cresswell, non c'è bisogno di dirlo, ma tutta la puntata è asfissiante e tesa come non si vedeva dai fasti dell'86. Si tiene il fiato perché le rivelazioni sono molteplici e colpiscono tutti, e poi sta per tornare Combo, insomma, un po'di attenzione. Finale di Winter soddisfacente (anche se, anche se) con il matrimonio (evviva!) di Woody e Lol e il gruppo riunito e felice. Soddisfacente, insomma, ma non troppo; la faida Combo-Milk è forse esagerata per violenza e grandezza della vendetta, quasi come se non appartenesse alla realtà finora descritta da Meadows; per dirla breve, troppo grande e cinematografica per This is England. Ma mi è piaciuta tantissimo la gestione del loro incontro e come sono stati scritti i dialoghi: penso a "Sono state fatte delle promesse" ma anche ad altro, e in più punti si è respirata un'aura da vecchio film noir e maledetto e wow. Grande serie, grandissima se siete fan, come me, e nell'attesa di scelte, decisioni, ulteriori capitoli, non bisogna fare altro che aspettare e guardarsi intorno, perché la Storia si sta ancora scrivendo.
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